Consigli inutili sulla sopravvivenza economica nella industria della musica

Posso chiarirvi subito che per fare i soldi con la musica al giorno d'oggi, per quello che ne so io, il mercato fondamentale più importante è quello delle licenze per musiche per film e documentari.

Consigli inutili sulla sopravvivenza economica nella industria della musica

In questo episodio di The Man In Red parlerò di una cosa molto breve: le dritte per avere successo nel mercato musicale.

Io parto da questa esperienza. Posso chiarirvi subito che per fare i soldi con la musica al giorno d'oggi, per quello che ne so io, il mercato fondamentale più importante è quello delle licenze. Licenze per musiche per film e documentari. Una delle cose primarie che farei io, prendersi innanzitutto del tempo e cercare dei portali dove stanno tutti una serie di provider, connessioni tra creatori musicali e utilizzatori finali.

In un certo senso coloro i quali connettono registi cinematografici oppure registi di piccoli documentari o compagnie che hanno bisogno di sonorizzare delle cose, questo è un modo per farlo. Ci sono portali dove c'è una lista di pezzi che voi potete mettere e la gente li ascolta e ve li noleggia e li paga se vengono appunto apprezzati e sono interessanti per loro.

Ricordiamoci che questo è un mercato che ormai è saturo completamente e che fare soldi con questo tipo di attività è molto difficile; molto funziona anche con i contatti che come essere umani voi saprete farvi, e qui non c'è assolutamente scampo. È vero che mettendo tutte le cose su questi portali—e ce ne sono diversi—ci si può far sentire, però è probabile anche che di licenze non ne fate molte.

Io ad esempio ero su un portale che adesso non va più che si chiamava YouLicense, ma succede poco e niente, non sono soldi che bastano, bisogna riuscire a entrare nella case di sincronizzazione—quelle aziende che si occupano appunto di provvedere alla musica per esigenze dei media—e fare un minimo di pubbliche relazioni, riuscire a entrare nei contatti, e ogni tot produrre delle cose e proporgliele, sempre che questi poi ovviamente riescano a farti fare qualche soldo.

E poi ovviamente, se siete amici di registi cinematografici, o di persone che realizzano film e documentari e riuscite a fargli delle musiche che a questi piacciono, o addirittura il massimo sarebbe conoscere tutto il mercato dei programmatori di video giochi, o agenzie che sono addentro al mercato -- io non ne conosco, e bisogna vedere adesso quale sia la tendenza; ultimamente molti colleghi che fanno musica professionalmente mi hanno detto che il mondo dei video giochi è limitato fortemente dal fatto che ci sono ormai dei contatti fissi che procurano musica a una vasta parte di video giochi.

C'è anche da dire che i video giochi sono investimenti così grossi e richiedono così tante persone che può darsi che ci sia comunque qualche progetto dove la vostra musica sia la benvenuta. Però ovviamente, per arrivare a queste connessioni, io non saprei neanche da dove incominciare. Immagino che bisogna fare inizialmente una ricerca su internet, poi una ricerca umana, cioè sulle persone che si conoscono e da contatto e contatto, arrivare poi a contatti importanti e se necessario ad investire dei soldi e viaggiare e andarli a trovare nei Paesi dove queste persone fanno business.

Purtroppo, dirò una cosa molto brutta e triste che a molti non piace: per fare carriera in questo tipi di business bisogna avere un capitale. Questo capitale ce lo si può costruire, questo capitale lo si può prendere a prestito da qualche istituzione con un contratto che sarebbe comunque meglio far vedere a un bel paio di avvocatoni tosti in questa materia, cioè prestiti, oppure se dispone già del capitale. Io purtroppo ho notato che in questo ambiente molta della gente che prospera e molta della gente che sopravvive, è tutta gente che ha delle condizioni familiari tali da consentir loro di aver un capitale per sviluppare un'azienda. Questa è una realtà. Poi ci sono anche persone che sono venute dal niente, che non avevano niente, o che avevano poco e niente che sono riuscite a fare qualcosa, ma è un po' difficile in generale.